
Namsal Siedlecki, nato nel 1986 a Greenfield (USA), vive e lavora a Seggiano, in Italia. È un artista contemporaneo che ha esposto in importanti istituzioni italiane e internazionali, tra cui il MAXXI di Roma, la GAMeC di Bergamo, il Palazzo Reale di Milano, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e la Villa Medici.
Ha partecipato a biennali e mostre in Europa e Russia, e i suoi lavori sono stati esposti anche presso il Musée Bargoin (Francia), Galeria Boavista (Lisbona) e il Centro Pecci (Prato). Ha ricevuto riconoscimenti significativi, come il Cy Twombly Fellowship (2015), il Club GAMeC Prize e il Premio Cairo (2019). Nel 2022 è stato finalista del Maxxi Bulgari Prize.
Scultura in paglia e bronzo
Oratorio di Monte Calvario e Darsena
Ispirata alla festa hindu Durgā Pūjā, l’opera parte da un idolo in paglia acquistato da Siedlecki a Calcutta e utilizzato poi come base per una nuova scultura in bronzo. Al centro della navata della chiesa — sull’isola Bisentina — questa figura si erge su un piedistallo in terracotta.Questa trasformazione blocca l’oggetto nel momento della sua formazione, diventando simbolo della sospensione tra sacro e profano. La scultura riflette sul significato della forma e della presenza.
Trevis Maponos (busto in argento)
Darsena
Namsal Siedlecki mette in relazione i rituali degli ex-voto gallici in legno di faggio ritrovati in Francia nella sorgente di Les Roches a Chamalières, con l’usanza contemporanea di lanciare monete nella Fontana di Trevi a Roma. L’artista scansiona in 3D gli ex-voto, li ricrea in cera e li riveste con l’argento recuperato da monete fuori corso ritrovate nella fontana. Le opere risultanti sono gusci votivi che simboleggiano la fusione tra ritualità antica e contemporanea, evidenziando il bisogno umano di relazionarsi con il sacro.