Coltivare l'arte

Start Date
2 Luglio 2022
End Date
8 Ottobre 2022

Un percorso fra antiche costruzioni architettoniche e opere contemporanee che si integrano con il territorio. La mostra è stata curata da Tearose

Immersi nella maestosità della flora locale si possono visitare tre delle sette cappelle edificate fra XV e XVI secolo sui sentieri perimetrali in un percorso devozionale, che fu meta di pellegrinaggio religioso prossimo alla Via Francigena: la cappella a pianta ottagonale di Santa Caterina attribuita ad Antonio da Sangallo il Giovane e posta su uno sperone di roccia alto 22 metri, che ospita una delle opere site specific, ‘Sintonie’ di José Angelino, in cui l’artista ci rivela come le frequenze impercettibili ai sensi influenzino la materia; la cappella del Crocefisso o del Monte Calvario, che conserva preziosi affreschi attribuiti alla mano di Benozzo Gozzoli; infine, la cappella di Santa Concordia, anch’essa sede di una delle opere site specific, ‘Welcome Wanderer’ di Matteo Nasini, che grazie a un particolare software traduce in musica il passaggio degli astri sopra le nostre teste, donando all’isola una sua vera e propria voce celestiale. La terza opera site specific è ‘Il Vello d’Oro’ di Federico Gori, ubicata intorno a un leccio secolare a sua protezione.

MATTEO NASINI

(Roma, 1976) vive e lavora a Roma. La sua ricerca inizia dallo studio del suono, che assume poi forme fisiche esaminando e osservando il suono e la superficie della materia plastica. Questo porta a una pratica che si sviluppa metodologicamente in installazioni sonore, performance, opere scultoree e tessili.

Vai al sito

Welcome Wanderer

Un’installazione all’interno dell’oratorio di Santa Concordia, in grado di tradurre il movimento dei miliardi di stelle della via lattea, corpi celesti e meteoriti in transito sopra di essa in composizione musicale automatica. Attraverso il linguaggio universale della musica l’installazione rinnova la tensione spirituale e razionale verso l’alto e sottolinea il comune viaggio di tutta l’umanità verso l’ignoto. L’opera utilizza i dati automatizzati provenienti dal database di mappe stellari GAIA, prodotto dall’ESA (European Space Agency) allineandoli a una specifica coordinata GPS. A partire dal luogo in cui la scultura è posizionata, il software costruisce una retta immaginaria che intercetta idealmente gli astri azionando il gruppo scultoreo che restituisce una sequenza di note e di armonie.

FEDERICO GORI

(Prato 1977), vive e lavora a Pistoia. Dopo essersi diplomato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze viene invitato a esporre il proprio lavoro nel Palazzo Comunale di Prato nel 2002, all’interno dell’evento Gemine Muse. Nel 2011 è selezionato fra gli artisti ad esporre alla 54^ Biennale di Venezia, Padiglione Accademie. Nel 2013 vince il Premio Speciale al Talent Prize, Roma. Nel 2016 è vincitore del concorso Un Giardino Nuovo per Palazzo Fabroni. Nel 2017 è vincitore del bando di concorso internazionale The Spur ETACEC 16-18. Nel 2021 è vincitore del PAC2020.

Vai al sito

Il Vello d'oro

Ispirazione diretta è il manto dorato di Crisomallo, l’ariete alato che Ermes donò a Nefele. Partendo da questa suggestione, l’artista immagina il vello d’oro come un elemento sacro capace di curare la “ferita” presente sul “Gran Vecchio” dell’Isola Bisentina, un leccio secolare oggetto dell’opera. Il “manto” è una lamina dorata che riproduce la texture della corteccia naturale, posizionata sopra una struttura in vetroresina plasmata in loco, a diretto contatto con l’albero, in perfetta simbiosi con questo e a sua salvaguardia.

JOSÉ ANGELINO

(Ragusa 1977), vive e lavora a Roma. Nel 2011, dopo anni di sperimentazione appartata inizia a esporre e nel 2013 ottiene il Premio per le Arti Visive della Fondazione Toti Scialoja. Nel 2014, ha partecipato alla grande rassegna internazionale European Glass Experience, promossa dal Consorzio Promovetro di Murano come progetto itinerante nei maggiori musei del vetro. Nel 2016 gli viene riconosciuto il premio “Arte Fiera 40” in occasione dei 40 anni della fiera di Bologna. 

Vai al sito

Sintonie

All’interno della Rocchina di Santa Caterina l’artista crea un luogo di connessione con la natura e di sintonizzazione, in cui effettuare una sosta temporale ed essere stimolati a intraprendere un percorso di sviluppo empatico con il luogo stesso. In una fusione fra visibile e invisibile, all’interno dello spazio alcuni dispositivi e sculture rendono manifeste le varie forme di energia, come onde elettromagnetiche, luminose e sonore.

Visita
Pianifica la tua visita
Giorni di apertura

Tutti i giorni esclusi Lunedì e Mercoledì

Dove siamo

Isola Bisentina
Lago di Bolsena 01010
Capodimonte VT

Dove Siamo

Lago di Bolsena 01010
Capodimonte VT

Giorni di apertura

Tutti i giorni esclusi Lunedì e Mercoledì

info@isolabisentina.org