
Arabella Lennox-Boyd, nata in Italia, è una delle più importanti paesaggiste del Regno Unito. Con oltre cinquant’anni di carriera, ha progettato più di 700 giardini in tutto il mondo. Tra i suoi riconoscimenti spiccano sei medaglie d’oro al Chelsea Flower Show e il premio Best of Show nel 1998.
Ha ricevuto numerose commissioni per progetti di paesaggio e giardinaggio in contesti molto diversi, che spaziano da incarichi commerciali – come il giardino pensile del No. 1 Poultry, nella City di Londra – a giardini aperti al pubblico, tra cui la Serpentine Sackler Gallery a Hyde Park, il Maggie’s Centre a Dundee e l’Airfield Garden and Farm a Dublino. Si è occupato anche di piccoli giardini urbani, grandi tenute di campagna, masterplan su larga scala e spazi verdi in climi mediterranei e tropicali.
Lennox-Boyd ha ricevuto la prestigiosa RHS Veitch Memorial Medal per il suo lavoro in orticoltura e una Laurea Honoris Causa in Design (HonDDes) dall’Università di Greenwich, dove è anche membro dell’Assemblea. Ha ricevuto l’International Prestige Prize Torsanlorenzo in riconoscimento del suo impegno duraturo per l’innovazione nel design e il prestigioso Premio Firenze Donna per i suoi straordinari risultati sia come architetto paesaggista che come imprenditrice.
Campo di Fiori selvatici per la chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo sull’isola Bisentina.
Per il giardino di fianco alla chiesa dei santi Giacomo e Cristoforo, Arabella Lennox Boyd ha pensato ad uno spazio rispettoso della storia e della sacralità dell’isola, un intervento deciso ma sensibile.
Un’installazione temporanea in cui la natura, in apparenza spontanea, trasforma un giardino formale abbandonato (realizzato negli anni ‘80) in un campo fiorito. Al posto delle infestanti, un manto di fiori annuali colora lo spazio, attraversato da percorsi sinuosi che conducono alla chiesa e invitano a una passeggiata simbolica di rinascita.
La scelta dei fiori annuali, con il loro ciclo breve e la fioritura rapida, consente di creare in poco tempo un contesto romantico ed evocativo per celebrare la riapertura della chiesa, offrendo un’esperienza poetica e immersiva.
I semi, seminati manualmente a marzo, iniziano il loro processo di germinazione per poi fiorire da giugno a novembre.